SuperPoteri professionali
Dobbiamo fare i conti con i SuperPoteri professionali. O almeno con il desiderio che coviamo di averli.
Certe mattine ti svegli che vorresti una super velocità. Prima dei vari colori della pandemia, quando in giro c’erano tutti, sicuramente sarebbe stata utile a superare il classico ingorgo sul GRA.
Poi ci sono i giorni in cui l’ingrediente segreto di cui proprio non puoi fare a meno, sarebbe la super lettura. Pensa quanti documenti potresti assimilare e conoscere nel giro di pochi istanti.
E vorresti dirmi che non hai mai sognato di tornare indietro nel tempo? Magari di pochi istanti, prima di sbagliare il mittente per quella email, o di anni, per evitare di inciampare in quel contesto aziendale tossico di cui avresti volentieri fatto a meno.
Pensiamo al nostro lavoro attuale, le nostre problematiche quotidiane, e a quale SuperPotere sarebbe necessario per alleviare fatica e farci raggiungere la soluzione. Questa è la sfida che lanceremo il 13 maggio ad un gruppo ridotto di partecipanti che vorranno sperimentare Step Up, un modo meno convenzionale per confrontarsi con obiettivi e strategie professionali.
L’idea di base è che una sana coltivazione di metafore sia il punto d’inizio per uscire da rappresentazioni didascaliche del lavoro, dalle etichette “trendy” che il guru di turno usa per spiegarci il contesto aziendale in cui lavoriamo noi. Forse non diventeremo un Super Eroe alla SpiderMan o Cat Woman, ma magari potremo crearne uno tutto nuovo col potere della narrazione metaforica e del pensiero divergente.
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