Un libro sulla Leadership e Pinocchio, imperdibile!
Approda nelle librerie e dopo un lungo percorso di spettacoli e di reading interattivi un altro libro sulla leadership, un altro? Ho incontrato Beppe Carrella per farmi raccontare la sua ultima fatica e del perché abbia sentito la necessità di parlare di leadership utilizzando la storia di Pinocchio, il re dei bugiardi.
B.C. Il percorso che mi ha condotto a questa scelta è lungo. Innanzitutto cosa vuol dire raccontare bugie? Quale leader ammetterebbe candidamente che spesso racconta un sacco di frottole, che ricostruisce le storie a partire dal finale omettendo tutte le falsità che è costretto a raccontare? Nessuno. La leadership è fatta, raccontata con storie sempre di grandi valori universali che si perdono, però, nella quotidianità del vivere assieme. Troppi omissis in queste storie. Il nostro è un viaggio attraverso la verità delle bugie a suon di musica, di rock scatenato e di canzoni che sembrano poesie e di poesie che sembrano canzoni. Uno stile narrativo senza respiro. Ogni passaggio una canzone, un racconto di storia aziendale il tutto con un ritmo incalzante. Il magazzino di un rigattiere (digitale) che cerca di dare forma e vita a cose buttate, dimenticate, ritenute inutili, censurate. Canzoni, opere, fumetti, documentari, videoclip per la declinazione originalissima dell’eroe Pinocchio che cerca se stesso col tentativo, di rovesciare il famoso aforisma roussoniano – l’uomo nasce libero, ma finisce in catene – nel più realistico e saggio l’essere umano nasce in catene (o burattino) e può diventare libero. Così la disobbedienza e il confrontarsi con la vulnerabilità diventano punti di forza e non pratiche da cancellare, un percorso tra bugie che allungano il naso a Pinocchio, ma dove le bugie dei grandi non provocano nessun effetto visibile.
Si tratta quindi di un nuovo approccio alla storia di Collodi o solo la materializzazione di un vecchio fantasma?
B.C. Nessuno dei due ed entrambi, perché Pinocchio non è né il principe né il cavaliere della fiaba classica, ma la metafora di chi attraverso mille avventure in cui è trascinato dalla propria testardaggine e dalla propria disobbedienza, raggiunge l’autonomia e si assume pienamente le proprie responsabilità. Forse è proprio questo il percorso del leader: essere capace di resistere alle tentazioni di essere solo comunicazione: “il gran comunicatore” e più che dire la verità, racconta solo quello che pensa gli altri vogliono sentirsi dire. Ed in fondo, Pinocchio è quello che dice meno bugie di tutti. Una triplice lettura. Un triplice significato. Inconsuete chiavi di lettura che favoriscono interessanti riflessioni. Alla faccia dei corsi di vendita e della felicita’ competitiva, legata esclusivamente ai risultati.
Insomma va letto anche se non vi importa niente della leadership e anche se Pinocchio vi è sempre stato antipatico.
I proventi verranno devoluti all’Associazione Comunità dell’Arca di Ciampino, non è però questo il motivo per cui vi suggerisco questa lettura ma per guardare da un punto di vista veramente originale se stessi e il mondo in cui siamo immersi.
No Comments