Lavoro col tostapane
La mattina mi sveglio e sono in ufficio.
Ecco arriva il momento del caffè.
Lui è già lì, mi fissa, fa il primo della classe pronto a saltare sugli attenti alla prima richiesta. Tirato a lucido, come ogni mattina. Salta e sforna le due fette tostate che aspettavo per fare colazione col mio pigiama in pile e il cuscino stampato sulla guancia.
Ma davvero è questo lo smartworking? Il lavoro agile? Da remoto?
Qui di smart c’è solo la sveglia digitale che impedisce di rimandare tutto e costringe ogni giorno a riattivare la modalità in ufficio, accanto al frigorifero e con il plaid sulle gambe che la casa è umida.
Nel lavoro a distanza l’unica certezza è dare evidenza di ogni singolo istante della giornata lavorativa. Lo chiamano micromanagement ma forse “controllo ossessivo” renderebbe meglio l’idea.
Il manager, che verificava e revisionava in presenza, a distanza trasla il suo bisogno di controllo, ampliandolo in modo esponenziale. Non pensa agli obiettivi da raggiungere, non si ferma a riflettere su stress, gestione di spazio e tempo, su un nuovo modo di vivere il lavoro. Non ridisegna azioni e relazioni.
La possibilità di riorganizzare il proprio modus operandi passa attraverso un atto di grande umiltà professionale. Significa accogliere il proprio limite di dover ricominciare da zero, di avere la necessità di ascoltare le mutate necessità, di ricostruire fiducia, delega e capacità di supportare. Differenziando il proprio ruolo manageriale in base alle persone, ai contesti, alle situazioni. Perché non c’è una soluzione giusta, non esiste il pulsante: “attiva modalità leadership online”. E quando avremo smesso di cercare le ricette buone per tutto, troveremo anche la forza di accettare che cambiare mindset non è opzionale.
Serve percorrere, passo dopo passo, una ricerca di nuove metafore, di ri-narrazione della competenza nella gestione delle proprie persone. Un iter di riflessione e focalizzazione su una nuova dimensione di leadership.
Tu cosa preferiresti: un percorso di crescita, per ricalibrare desideri, tempi, strategie e obiettivi, o rimanere in competizione col tostapane?
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